domingo, 26 de diciembre de 2010

Inferno


Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura

ché la diritta via era smarrita.

Ahi quanto a dir qual era è cosa dura

esta selva selvaggia e aspra e forte

che nel pensier rinova la paura!

Tant'è amara che poco è più morte;

ma per trattar del ben ch'i' vi trovai,

dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte.

Io non so ben ridir com'i' v'intrai,

tant'era pien di sonno a quel punto

che la verace via abbandonai.

Ma poi ch'i' fui al piè d'un colle giunto,

là dove terminava quella valle

che m'avea di paura il cor compunto,

guardai in alto, e vidi le sue spalle

vestite già de' raggi del pianeta

che mena dritto altrui per ogne calle.

Allor fu la paura un poco queta

che nel lago del cor m'era durata

la notte ch'i' passai con tanta pieta.

E come quei che con lena affannata

uscito fuor del pelago a la riva

si volge a l'acqua perigliosa e guata,

così l'animo mio, ch'ancor fuggiva,

si volse a retro a rimirar lo passo

che non lasciò già mai persona viva.

Poi ch'èi posato un poco il corpo lasso,

ripresi via per la piaggia diserta,

sì che 'l piè fermo sempre era 'l più basso.

Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta,

una lonza leggera e presta molto,

che di pel macolato era coverta;

e non mi si partia dinanzi al volto,

anzi 'mpediva tanto il mio cammino,

ch'i' fui per ritornar più volte vòlto.

Temp'era dal principio del mattino,

e 'l sol montava 'n sù con quelle stelle

ch'eran con lui quando l'amor divino

mosse di prima quelle cose belle;

sì ch'a bene sperar m'era cagione

di quella fiera a la gaetta pelle

l'ora del tempo e la dolce stagione;

ma non sì che paura non mi desse

la vista che m'apparve d'un leone.


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Canto I del Inferno de la Divina Commedia de Dante Alighieri.
Puede parecer muchas cosas, pero es tantas otras.
Recomiendo una lectura(yo tengo en mente volver a leerla, en italiano esta vez),
aunque sea un intento.

Será que volviendo a estar aquí, me siento invadida por el espiritu renacentista,
por ese dulce acento italiano que suaviza mi oido,
será que vuelvo a mis raices y me siento menos individual,
y más colectiva (aunque no consiga aplacar mi desagrado ante la mayoria de los humanos).


Y si consigues entender el sentido de todo esto....
podrás comprender porque quiero que tengas en mente
parte de la "divina comedia" antes de terminar el año.

Un saludo y felices fiestas,
siempre vuestra,


Princesa de la Incógnita.